L’AUTORE
Nata a Hollywood in una famiglia di musicisti (il padre compositore e musicista, il fratello chitarrista del gruppo county rock dei Lone Justice), Eliza Gilkyson si dedica fin dalla giovane età alla musica folk. Inizia a esibirsi nei saloon del Texas e pubblica i suoi primi dischi. Dopo un breve periodo a Los Angeles, si stabilisce a Taos, nel New Mexico. Con l’album “Pilgrims” (Gold Castle, 1987), pubblica un ciclo di canzoni ispirato alla leggenda di Tristano e Isolde (e alla psicanalisi junghiana, visto che quella leggenda, secondo Carl Jung, introdusse l’amore romantico nella psiche occidentale). Con questo disco la musicista lancia di fatto la new age vocale. Nel 2005 pubblica Paradise Hotel che contiene il brano “Requiem”, una sentita invocazione per le vittime del terremoto del 2004 nell’Oceano Indiano e dello tsunami che ne è seguito. La musica di Eliza Gilkyson ha sempre offerto un riflesso vivido dei tempi in cui viviamo, pieno di gioie e dolori, ogni sua canzone é una finestra su una vita di lotta e di trionfo in un mondo che è “in bilico sul bordo della bancarotta morale, economica e ambientale “.
Nel 2014, ha ricevuto una Grammy nomination per il suo “The Nocturne Diaries” un’opera contemplativa e inquieta ispirata dalle sue più grandi speranze e dalle sue paure più oscure.
L’ARRANGIATORE
Craig Hella Johnson (n. 1962) è un direttore di coro americano, compositore e arrangiatore.
Originario del Minnesota, ha studiato pianoforte e cantato nel St. Olaf Choir al St. Olaf College si laurea nel 1984. Ha continuato a studiare presso Juilliard, la University of Illinois a Urbana-Champaign e l’Università di Yal , dalla quale ha ricevuto la laurea in Arti musicali.
Ha fondato ed è il direttore artistico del gruppo Conspirare. E’ anche il direttore artistico del Festival Bach Victoria e nel 1998-1999 è stato il direttore artistico di Chanticleer, la seconda persona a ricoprire quel ruolo dopo il fondatore Luigi Botto.
Johnson ricopre attualmente il ruolo di Resident Artist in Musica Corale presso Texas State University e in precedenza é stato per otto anni direttore delle attività corali per l’ Università del Texas.
IL BRANO
Il brano originale di Eliza Gilkyson è inserito nel suo album “Paradise Hotel”, pubblicato nel 2005. La musicista ha scritto “Requiem” dopo il devastante tsunami che ha colpito le coste dell’Indonesia nel 2004, a seguito del terremoto marino avvenuto nell’Oceano Indiano. E’ una invocazione di pietà, un canto di preghiera e conforto per le vittime di questa immane catastrofe.
Il pezzo musicale é stato ripreso da Craig Hella Johnson che lo ha adattato e arrangiato per coro a quattro voci miste. Johnson era stato colpito dalla bellezza della melodia: “Quando ho sentito questa canzone profonda e semplice, nel duetto cantato da Eliza e sua figlia, ho percepito l’invito a riprendere il brano e adattarlo per coro, per essere cantato insieme. Ho scritto questo semplice arrangiamento corale nella speranza di lasciare che la musica parli in modo chiaro e sia significativa per se stessa, per dare a molte persone l’opportunità di sperimentare i suoi temi universali”.
IL TESTO
Mother Mary, full of grace, awaken
all our homes are gone, our loved ones taken
taken by the sea
Mother Mary, calm our fears, have mercy
drowning in a sea of tears, have mercy
hear our mournful plea
our world has been shaken
we wander our homelands forsaken
in the dark night of the soul
bring some comfort to us all
oh Mother Mary come and carry us in your embrace
that our sorrows may be faced
Mary, fill the glass to overflowing
illuminate the path where we are going
have mercy on us all
in funeral fires burning
each flame to your mystery returning
in the dark night of the soul
your shattered dreamers, make them whole,
oh Mother Mary find us where we’ve fallen out of grace
lead us to a higher place
in the dark night of the soul
our broken hearts you can make whole
oh Mother Mary come and carry us in your embrace
let us see your gentle face, Mary
Madre Maria, piena di grazia, al risveglio
tutte le nostre case non ci sono più, i nostri cari presi,
presi dal mare
Madre Maria, calma le nostre paure, abbi pieta’
stiamo annegando in un mare di lacrime, abbi pieta’
ascolta la nostra supplica dolorosa
il nostro mondo è stato scosso
vaghiamo attraverso le nostre terre abbandonate
nella notte oscura dell’anima
porta un po’ di conforto a tutti noi
o Madre Maria, vieni a portarci il tuo abbraccio
che i nostri dolori possono essere confortati
Maria, riempi il bicchiere fino all’orlo
illumina il cammino dove stiamo andando
abbi pietà di noi tutti
dei fuochi funebri che bruciano
ogni fiamma al tuo mistero ritorni
nella notte oscura dell’anima
rimetti insieme i sogni infranti
o Madre Maria ci troviamo nel luogo della disgrazia
portaci a un posto più alto
nella notte oscura dell’anima
ricomponi i nostri cuori spezzati
o Madre Maria, vieni e stringici nel tuo abbraccio
mostraci il tuo viso dolce, Maria
Audio: Requiem, Eliza Gilkyson – arr. Craig Hella Johnson